Il gatto è uno dei più diffusi animali da compagnia, ma siamo veramente sicuri di conoscerlo?

Il suo nome scientifico è Felis catus, è un mammifero appartenente all’ordine dei carnivori e alla famiglia dei felini. Il gatto è un cacciatore solitario che, però, tollera bene la vita in gruppo (a patto che ci siano risorse sufficienti per tutti) ed è allo stesso tempo predatore e preda.

Qualche cenno storico

Le prime tracce di interazione uomo-gatto risalgono probabilmente a 10.000 anni fa, ma erano limitate al mutuo beneficio della caccia ai roditori attirati dagli insediamenti umani. Una vera e propria coabitazione tra uomo e gatto iniziò nell’Antico Egitto (3.600-4.000 anni fa), quando questi splendidi animali furono addirittura venerati come divinità. Tuttavia, possiamo parlare di selezione da parte dell’uomo solo circa 200 anni fa quando, sfruttando mutazioni genetiche spontanee (ad es. il mantello riccio del Devon Rex o la totale assenza di pelo dello Sphynx) ed incroci selettivi, si è focalizzata l’attenzione sul suo aspetto estetico e non più solamente sulle doti da cacciatore.

Una tigre in salotto

Sebbene la selezione umana abbia portato ad un’estetica molto diversificata, l’indole del gatto domestico si discosta ben poco da quella del suo parente selvatico. Come tutti i felini, trascorre molte ore della giornata dormendo, ma ciò non significa che sia un animale pigro: provate a sventolare un nastro e vedrete subito accendersi in lui la motivazione predatoria che rimane sempre alta per tutta la durata della sua vita. Altro comportamento tipico del gatto è “grattare le unghie” (fondamentale per la loro corretta e sana crescita, ma che spesso fa perdere la pazienza anche ai loro amanti più devoti). Non arrabbiatevi troppo se il posto più soddisfacente per farlo è proprio il vostro bel divano, cercate invece di fornirgli alternative più idonee ed interessanti.

Un abile equilibrista

Il gatto ama arrampicarsi in posti elevati, dove si sente al sicuro e può controllare meglio il suo territorio, sfoggiando tutte le sue doti da equilibrista e lasciandoci sempre col fiato sospeso. Proprio per la sua duplice entità di predatore e preda, tutto ciò che possiede un interno rappresenta un nascondiglio e, allo stesso tempo, stuzzica la sua innata curiosità. Anche un sacchetto vuoto, infatti, può trasformarsi in un parco giochi. Fondamentale per il benessere del nostro micio è un giusto mix di movimento fisico e stimolazione mentale. Proponiamogli ogni giorno rompicapi e giochi cognitivi ed avremo un gatto felice. Per evitare la noia è sufficiente una scatola di cartone con dei fori contenente un premio o il gioco preferito: lo terrà impegnato svariate ore nel tentativo di recuperarlo. Adora correre e saltare, specialmente in piena notte, quando il suo umano dorme e lui è nel pieno delle energie. Rassegnamoci a nottate di sonni interrotti da oggetti che cadono e rotolano per casa: il gatto è un animale notturno.

Il mio gatto mi ama?

A dispetto delle credenze popolari, il gatto è molto affettuoso, ama profondamente gli umani e lo dimostra nei modi più disparati, bisogna soltanto essere più attenti nel decifrare il suo linguaggio. Consapevoli quindi di avere una piccola tigre in salotto, teniamo conto di tutti questi aspetti per garantirgli una vita serena e appagata e per vivere al meglio il nostro rapporto d’amicizia.

Elisabetta Penna

Sono etologa e naturalista. Esperta di animali selvatici e domestici, appassionata di ornitologia e grande amante dei gatti. Ho fatto ricerca sull’avifauna locale e le capacità cognitive dei pappagalli e sono consulente di comportamento felino presso un hotel per gatti.